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L'Oms rimprovera gli Stati europei: "Misure anti-Covid revocate troppo in fretta, così i contagi aumentano"

In Italia oggi vicini ai centomila casi, mentre a San Marino c'è una lieve diminuzione, soprattutto grazie alle tante guarigioni

22 mar 2022
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti

Ancora una lieve diminuzione di positivi attivi in territorio, 312, 309 sono seguiti a casa; stabile la situazione ospedaliera, con 3 ricoveri in isolamento e nessuno in terapia intensiva; 66 i casi in più, 69 le guarigioni. Dall'Oms arriva la strigliata a diversi Paesi europei, Italia inclusa, che hanno revocato troppo “brutalmente” le loro misure anti-Covid ed ora si trovano un forte aumento di casi legati alla sub variante Omicron.

Oltre all'Italia citati anche Germania, Francia e Regno Unito. Il sottosegretario Costa ricorda tra l'altro che “con la fine dello stato di emergenza non finisce la pandemia: siamo solo in una fase di gestione diversa, e il virus continua a circolare”. E ricorda che 7 milioni di italiani non hanno ancora fatto la loro terza dose. E difatti ormai si avvicina ai centomila l'incremento odierno (96.365). Ancora un calo per le terapie intensive (455, -8) ma risalgono i ricoveri ordinari (8969, +241) 197 i decessi, col totale che ha superato i 158mila (158.101).

In Emilia Romagna 2.758 nuovi casi, con le terapie intensive ancora sostanzialmente stabili (53 in totale, +1), 12 i decessi (E +223 casi a Rimini). Dopo tre settimane, l'Austria ha in programma una nuova ordinanza per reintrodurre l'obbligo di Ffp2 al chiuso, a causa del netto aumento dei casi nei giorni scorsi. La Cina ha messo in lockdown un'altra città da 9 milioni di abitanti, per bloccare l'ondata di variante Omicron: chiusa Shenyang, importante polo industriale che ospita fabbriche d'eccellenza come la Bmw.





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