Tutti a scuola. Pur con accorgimenti dettati da un'esigenza che persiste di cautela e prudenza, che consentiranno tuttavia agli studenti sammarinesi di rientrare in presenza. Il 7 settembre infanzia ed elementari e Centro di Formazione Professionale, il 14 scuole superiori. Gli studenti in aula saranno distanziati di almeno un metro.
“Abbiamo lavorato sulle scuole – spiega il Segretario all'Istruzione Andrea Belluzzi- con qualche intervento di edilizia scolastico leggero nelle scuole medie a Serravalle e Fonte dell'Ovo, per creare le aule adatte a studenti, permettendo il distanziamento di almeno un metro”. Tra le nuove espressioni entrate nel vocabolario a causa del coronavirus, sia in Italia che a San Marino, "rime boccali”: è così che nelle linee guida chiamano le bocche degli studenti, che appunto non dovranno avvicinarsi a più di un metro per scongiurare eventuali contagi autunnali.
Per quanto riguarda entrate, uscite, ricreazione e trasporto scolastico, i momenti di maggior rischio assembramento, il protocollo condiviso con la Segreteria alla Sanità prevede qualche accorgimento in più: l'uso della mascherina, prima di tutto, sia all'entrata che all'uscita- che saranno scaglionate- sia nel momento del trasporto in autobus, il cui servizio funzionerà regolarmente. La ricreazione, altro momento a rischio, si sdoppia: i due turni permetteranno da un lato di di uscire dall'aula in fasi alterne gruppi più ristretti, dall'altro di scongiurare il rischio di chiusura di un plesso, in caso contagio, proprio in forza di questa divisione. Non ci saranno termoscanner all'entrata: la temperature degli studenti verrà rilevata a campione, ed a genitori e presidi sarà consegnato un protocollo che contene i comportamenti da adottare in caso di febbre.
Nel servizio l'intervista a Andrea Belluzzi, Segretario all'Istruzione