Tre satelliti gemelli studieranno il campo magnetico terrestre per i prossimi quattro anni: è partita la missione Swarm dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) dal costo di 229,6 milioni. I satelliti, chiamati Alpha, Bravo e Charlie, dovranno aiutare a capire come il campo magnetico della Terra protegge come uno scrigno la vita sul pianeta e come 'dialoga' con il vento di particelle continuamente scagliato dal Sole verso la Terra, creando le suggestive aurore polari. I tre satelliti sono stati lanciati dalla base russa di Plesetsk, 800 chilometri a nord di Mosca, quando in Italia erano le 13,02 di oggi con un razzo Rockot. Puntualmente, 91 minuti dopo il decollo, il quarto stadio del vettore ha rilasciato i tre satelliti, che in marzo cominceranno a lavorare dopo aver calibrato gli strumenti. I tre satelliti, identici tra loro, pesano poco più di 470 chilogrammi. Due di loro viaggeranno ad una quota di circa 460 chilometri, mentre il terzo orbiterà a 530 chilometri di altezza. ''Conoscere il campo magnetico può aiutarci a capire come difenderci meglio'', ha detto il direttore generale dell'Esa, Jean-Jacques Dordain. ''Il vento solare è infatti molto energetico - ha aggiunto - e, oltre a creare delle bellissime aurore polari, può mettere fuori uso sia di satelliti che i sistemi elettronici sulla Terra''. Rispetto alla prima missione che studiato il campo magnetico terrestre, alla fine degli anni '50, i satelliti Swarm sono in grado di catturare molte più informazioni. ''Oggi con Swarm gli strumenti sono molto più sofisticati e si potrà capire come i venti solari influenzino l'ambiente elettromagnetico vicino alla Terra ed anche al suo interno'', ha detto Volker Liebig, responsabile del direttorato dell'Esa per l'osservazione della Terra. ''Studiare il campo magnetico terrestre - osserva - è fondamentale perché senza di esso, che respinge il vento solare e trattiene l'atmosfera, non potrebbe esserci alcuna forma di vita sul nostro pianeta''. Oltre a studiare l'interazione del campo magnetico con le particelle scagliate dal Sole verso la Terra, i dati di Swarm permetteranno anche di capire che cosa succede nel cuore del pianeta. Ad esempio, aiuteranno a capire come il campo magnetico sia legato al movimento del ferro nel mantello, come la conduttività del mantello terrestre sia legata alla sua composizione e come la crosta terrestre sia stata magnetizzata nel corso delle ere geologiche.
Riproduzione riservata ©