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Lavoro interinale e tempo determinato, si rischia di innescare un contenzioso inutile

Così la CSdL: "L'ipotesi di riforma rischia di entrare a gamba tesa nella definizione del testo unico dei contratti firmati"

10 lug 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Il tasso di disoccupazione sceso al 2,69% nel maggio di quest'anno, è tra i più bassi degli ultimi decenni. La situazione occupazionale interna, è forse addirittura migliore dei ruggenti anni della "San Marino da bere". Ma nonostante numeri che ci avvicinano ad una situazione di quasi piena occupazione, la Segreteria di Stato competente, afferma la CSdL, ha presentato un progetto di legge di riforma del mercato del lavoro, della quale per il sindacato non si ravvisa la necessità, se non limitatamente ad alcuni aspetti.

Tra le questioni a cui non serve assolutamente mettere mano, scrive il sindacato, c'è il lavoro interinale e il tempo determinato. Le regole sul tempo determinato e lavoro interinale, spiega la CSdL, non sono soltanto regole legislative ma anche contrattuali: "Questa ipotesi di riforma - afferma il sindacato - rischia di complicare la definizione del testo unico dei contratti firmati, che devono essere approvati da tutti i lavoratori affinché abbiano validità erga omnes".



La CSdL si dice inoltre anche contraria al totale superamento del divieto di intermediazione di manodopera, ad oggi di esclusiva competenza dell'Ufficio del Lavoro.


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