“A caldo possiamo solo dire che non vediamo alcuno strumento che possa risollevare le sorti del settore' – sostiene il vicepresidente Usc, Giorgia Gasperoni. “Pensare che i capitali esterni e l’aumento delle attività possano risolvere la crisi sarebbe superficiale, pertanto crediamo che il Segretario Felici abbia degli assi nella manica che intende scoprire nel corso del confronto”. “Certamente – conclude - non mancheremo di inoltrare delle proposte concrete in questo senso, oltre a svolgere il nostro ruolo di tutela degli operatori del commercio.” Di diverso avviso l’Organizzazione degli Imprenditori che ribadisce il giudizio positivo sulla riforma della legge sul commercio per la possibilità da parte di un titolare di licenza commerciale al dettaglio, di avere due sedi per la vendita; per la riduzione dalle 26 tabelle ai 4 settori merceologici; per la possibilità di cessione delle licenze individuali a persone giuridiche aventi quote di maggioranza appartenenti a non residenti. Osla punta inoltre sui saldi quale strumento competitivo per vincere la concorrenza della vicina Italia. Positivo, infine, anche il giudizio sull’apertura degli spacci aziendali. Un ultimo accenno poi alla riduzione dell’aliquota della monofase prevista dalla Finanziaria 2005 ma non citata dalla legge, per cui si auspica a breve un positivo riscontro.
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