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Lettera aperta sulla difficile situazione della Scuola Media

11 giu 2013
Lettera aperta sulla difficile situazione della Scuola Media
Lettera aperta sulla difficile situazione della Scuola Media
E’ con rammarico che noi insegnanti, componenti del corpo docente della Scuola Media, constatiamo come questo ordine di scuola, rivolto alla educazione dei preadolescenti, sia stato più volte mortificato da una politica incapace di riconoscerne specificità, complessità e necessità.
La perdita della Dirigenza, ma anche delle Vice Dirigenze, ed anche delle figure di sistema (insegnanti distaccati in Biblioteca ed al Centro di Documentazione) sono l’esito provocato da continue penalizzazioni, rinvii e disinteresse.
Da anni, in ogni sede istituzionale opportuna, la Dirigenza e rappresentanze di docenti fanno presente le esigenze organizzative della Scuola Media che necessita, per come è strutturata, di tre Vice Dirigenze.
E' necessario che la politica faccia le opportune modifiche legislative piuttosto che agire con decreti-tampone che mantengono comunque precario l’attuale assetto organizzativo.
E' imprescindibile una presa di coscienza delle peculiarità di questo ordine di scuola, delle sue particolari sfide educative, tese all’integrazione, alla riduzione del disagio, ad una formazione non selettiva di capacità e competenze.
Per rispondere efficacemente ai bisogni educativi dei preadolescenti occorre:
una struttura organizzativa con un'equa suddivisione della mole lavorativa, messa in grado di facilitare la comunicazione tra i vari soggetti dell’educazione (scuola, famiglia, servizi sociali), per stemperare tensioni e risolvere costruttivamente i conflitti; pertanto sono essenziali tre Vice Dirigenti in campo, così come sono utili tre segreterie amministrative con il personale previsto dalla dotazione organica.
che le figure di supporto alla didattica possano continuare ad integrare l’offerta formativa senza le nuove penalizzanti condizioni contrattuali che ne stanno paralizzando la funzione. Una scuola senza insegnanti con esperienza per elaborare progetti per la Biblioteca, per curare il Centro di Documentazione, per stendere un orario funzionale, per attività elettive e di orientamento, è una scuola che si impoverisce.
che a livello politico, ma anche all’interno del Coordinamento Didattico vi sia una maggiore collaborazione, tesa a migliorare le condizioni complessive del sistema educativo, piuttosto che a scaricare su un singolo ordine scolastico ogni onere di risanamento economico.
Siamo consapevoli della difficile situazione economica del Paese. Ci sono, da parte nostra, attenzione e coinvolgimento verso la riduzione di sprechi ed un migliore utilizzo delle risorse esistenti, ma finora le modifiche, riguardanti le mancate sostituzioni, la dirigenza, i docenti, ma anche il personale amministrativo, sono state calate senza attenzione in un sistema complesso e finiranno per compromettere sempre più il regolare svolgimento della vita scolastica.
La conseguenza immediata delle attuali dimissioni della Dirigenza e della non disponibilità a reiterare l'incarico da parte delle Vice Dirigenze e degli insegnanti distaccati potrebbe essere che nel prossimo anno scolastico gli stabilizzati si occuperanno dei sostegni ed i precari riceveranno incarichi nella classe.
La nostra percezione è che dietro a misure che comportano risparmi poco significativi per le casse pubbliche, vi sia l’intento di colpire una categoria di persone, gli insegnanti, il cui lavoro è spesso misconosciuto e non si esaurisce nelle ore di permanenza in aula. Se non vi è più la disponibilità a retribuire un lavoro supplementare, neppure sono contemplate forme di recupero ed è poco serio lasciare attività importanti per la scuola al volontarismo dei singoli.
Per essere di qualità la scuola necessita di progetti ed attività che non ha senso equiparare al lavoro d'ufficio. Se chi vi si dedica viene penalizzato, allora se ne deduce che l'ampliamento dell'offerta formativa non è considerato poi così importante come si sostiene.
Esprimiamo il nostro disagio verso una politica solo apparentemente capace di ascolto, garantiamo il regolare svolgimento degli esami e delle attività di questo fine anno scolastico, restando in attesa di una risposta che dia stabilità e continuità a questa istituzione. In caso contrario ci mobiliteremo a salvaguardia della qualità della scuola pubblica.
Cordiali saluti


La lettera, sottoscritta da docenti e personale amministrativo, nasce su sollecitazione del collegio docenti unificato della scuola media del 4 giugno 2013.

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