Molto tesa la situazione in Libano, in particolare a Beirut ma anche in altre regioni, dove si registrano scontri tra i seguaci dell’opposizione, sostenuta dall’Arabia Saudita, e sostenitori del governo, vicino a Siria e Iran. In un comunicato le forze armate di Beirut invitano le forze politiche ad usare moderazione nelle loro dichiarazioni per non fomentare le tensioni, perché è in gioco il destino del Paese. A Tripoli però, città portuale, si contano almeno tre morti. Anche una bambina è rimasta uccisa da un cecchino. La nota delle forze armate segue gli incidenti che anche ieri si sono registrati nel Paese, sulla scia dell’attentato di venerdì in cui è rimasto ucciso il generale Wissam al Hassan, capo dell’intelligence della polizia libanese, atto attribuito alla Siria.
E a proposito di Siria, un soldato giordano è rimasto ucciso all’alba negli scontri scoppiati con alcuni miliziani lungo il confine siriano. Il caporale Mohammed Ali al-Manasir è la prima vittima giordana della crisi in corso, colpita a morte durante scontri tra guardie di frontiera e un gruppo di 16 miliziani armati che tentavano di entrare in Giordania dalla Siria. Sempre dalla Siria arriva la notizia dell’uccisione di una donna, dei suoi 4 figli e di una 16enne, morti sotto i bombardamenti aerei in un sobborgo della capitale, Damasco: avevano tentato di fuggire da Homs, dalla repressione.
E a proposito di Siria, un soldato giordano è rimasto ucciso all’alba negli scontri scoppiati con alcuni miliziani lungo il confine siriano. Il caporale Mohammed Ali al-Manasir è la prima vittima giordana della crisi in corso, colpita a morte durante scontri tra guardie di frontiera e un gruppo di 16 miliziani armati che tentavano di entrare in Giordania dalla Siria. Sempre dalla Siria arriva la notizia dell’uccisione di una donna, dei suoi 4 figli e di una 16enne, morti sotto i bombardamenti aerei in un sobborgo della capitale, Damasco: avevano tentato di fuggire da Homs, dalla repressione.
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