Incubo finito per i cinque marinai italiani ostaggio da febbraio dei pirati somali: la petroliera Savina Caylyn e i 22 membri dell'equipaggio sono stati liberati scatenando la gioia a Procida, Sorrento, Trieste e Gaeta, città natali dei cinque. La Farnesina e la società armatrice Fratelli D'Amato sottolineano che nell'operazione "non c'é stato nessun blitz, né tantomeno è stato pagato un riscatto". I pirati somali affermano invece che per la liberazione dei cinque italiani e di 17 indiani hanno ricevuto "11 milioni e mezzo di dollari" in due tranche.
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