La segnalazione era partita dall’Agenzia per l’informazione finanziaria, almeno un paio d’anni fa. Dopo una ispezione compiuta da Banca Centrale alla finanziaria Fin Project, attualmente in liquidazione volontaria, era emerso il transito di anomali flussi di denaro. Si parlava di svariati milioni di euro, e in contanti. L’Aif aveva quindi interessato la magistratura, che non solo ha aperto un fascicolo per riciclaggio, i cui risvolti rischiano di avere importanti ripercussioni poiché l’indagine si sta allargando, ma ha anche inviato una rogatoria alla Procura di Rimini, che a sua volta ha iniziato a indagare, poiché evidentemente ha ravvisato elementi che ha ritenuto opportuno approfondire. Uno di questi potrebbe essere proprio il collegamento illecito che si è sviluppato tra San Marino e l’Oriente. L’ipotesi degli inquirenti, nella fattispecie della Guardia di Finanza, è che il flusso di denari tra Italia e San Marino non sia cessato, ma anzi sia incentivato da soggetti di etnia cinese. In Riviera avviene la raccolta del denaro in nero dalle molteplici attività commerciali in capo a cittadini orientali, che portano il denaro in Repubblica, per inviarlo poi in Oriente, specie a Hong Kong, tramite trasferimento estero su estero, così che in Italia se ne perdano completamente le tracce. A quanto risulta, i cinesi non arriverebbero sul Titano nemmeno a bordo di mezzi propri, ma usando il trasporto pubblico. E’ anche per questo motivo che la loro identificazione risulta più macchinosa: ma le indagini ormai sono partite.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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