Logo San Marino RTV

Maltempo E-R, Curcio: "ora attenzione alle frane". Confagricoltura: "compromessa la produzione di grano"

Il miglioramento del meteo favorisce il ripristino di condizioni di normalità

4 mag 2023
Maltempo E-R, Curcio: "ora attenzione alle frane". Confagricoltura: "compromessa la produzione di grano"

Prosegue il lavoro dei vigili del fuoco in Emilia-Romagna per i danni causati dal maltempo. Impegnati nelle operazioni 300 vigili del fuoco, con rinforzi provenienti da Veneto, Lombardia, Toscana: sono 1.000 gli interventi fatti finora tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Nel ravennate, i vigili del fuoco stanno operando a Faenza, Massa Lombarda, Conselice, Castel Bolognese, aree in cui permane l'acqua tracimata dal fiume Lamone e dai suoi affluenti. Secondo quanto sottolineato dai vigili del fuoco in una nota, grazie al miglioramento delle condizioni meteo la situazione risulta migliorata, anche se resta lo stato di allerta per rischio idrogeologico e idraulico a causa dell'attuale fragilità di terreno e argini dei corsi d'acqua.

Nella notte il maggior numero di interventi è stato svolto nella parte bassa della provincia, tra Bagnacavallo, Boncellino e Villanova di Bagnacavallo, dove le squadre in assetto alluvionale hanno evacuato dalle loro abitazioni circa cinquanta persone. Nel bolognese squadre impegnate nella notte con mezzi di movimento terra per liberare da fango e detriti alcune strade, tra Monzuno e Pianoro, coinvolte da movimenti franosi. Evacuate nove persone dalle proprie abitazioni a Sesto Imolese. Dal mattino motopompe e tre idrovore provenienti dai comandi di Modena, Parma e Ferrara hanno iniziato le attività di prosciugamento tra Castel San Pietro, Medicina e Imola. Attività di ripristino della viabilità con pale meccaniche anche in provincia di Forlì Cesena, dove squadre dei vigili del fuoco hanno operato fino a tarda sera nelle zone di Dovadola e Modigliana.

Confagricoltura Emilia Romagna lancia già l'allarme sui danni. I danni a coltivazioni e strutture sono ingenti, si calcola approssimativamente una perdita di produzione del 70-80% nell’area colpita dall’evento calamitoso, senza contare le piante frutticole e le viti che rischiano di morire per asfissia radicale o ristagno idrico. È completamente compromessa la produzione 2023 di grano, mentre si prevendono ulteriori costi per chi dovrà invece approntare nuove semine di mais, girasole, colza e soia.





Riproduzione riservata ©