Ad incuriosire lo stretto legame familiare. Poi, il luogo dei colpi. Del resto è proprio nel supermercato, fra il viavai della spesa, che questi furti con destrezza riuscivano meglio.
Individuata la potenziale vittima, mamma e figlio la pedinavano fino alla cassa per carpirle il pin. Una volta fuori, l'ignara vittima veniva distratta dal ragazzo con una scusa, sempre la stessa: la richiesta di informazioni stradali per l'Ausl di Riccione. Nel frattempo la donna sfilava il portafogli o lo sottraeva dall'auto. Per ogni vittima venivano prelevati dai 200 ai 1000 euro.
6 i furti accertati, tra settembre e novembre dell'anno scorso. Dopo una serie di denunce, commessi anche fuori da istituti di credito e farmacie, i carabinieri della Compagnia di Riccione sono riusciti – grazie ai filmati delle telecamere a circuito chiuso - a risalire agli autori e ad arrestarli: una donna di 42 anni e il figlio di 21, entrambi nomadi e già noti alle forze dell'ordine.
Nei loro confronti è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per furto. Una terza persona, un 19enne sempre nomade che avrebbe utilizzato i bancomat rubati, è stato sottoposto al divieto di dimora in tutta l'Emilia-Romagna. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di una minorenne.
Dal comandante della compagnia di Riccione Luca Colombari l'invito a tenere sempre la guardia alta e, prima di digitare il pin di bancomat o carta di credito, di accertarsi di non essere osservati.