Due repubbliche unite da un’antica amicizia e da valori condivisi. Questo il concetto sottolineato dal Segretario di Stato agli Affari esteri Fabio Berardi e dalla Reggenza, nel dare il benvenuto al presidente del Senato Marcello Pera, in occasione dell’udienza dei Capitani Reggenti. “E’ proprio la forza delle idee – ha affermato il segretario Berardi - la consapevolezza delle proprie radici e della propria cultura che può contrastare le forme di violenza che nascono dalla mistificazione strumentale di cultura e di fedi religiose che non professano in realtà né l’odio né la lotta armata.
Al di là dei fermi comportamenti della comunità internazionale, il saper dimostrare coerenza con quanto di più profondo ci insegna una fede, costituisce un richiamo che assume validità universale per ripensare un nuovo metodo di dialogo a livello mondiale”.
Il Presidente del Senato Marcello Pera, per la seconda volta a San Marino in poco piu’ di un anno, ha confermato le ottime relazioni tra i due stati. 'Tra noi – ha detto – non c’è alcun problema. E se c’è è risolvibile, con piccoli aggiustamenti di carattere tecnico-burocratico'. Anticipando il tema della conferenza, che è seguita al Teatro Titano, organizzata dalle Fondazioni Magna Carta e Giovanni Paolo II, ha ribadito la necessità per l’Occidente di riscoprire le proprie radici e la propria cultura.
In un Teatro Titano, da tutto esaurito, il Presidente del Senato Pera e il vescovo di San Marino Montefeltro Monsignor Luigi Negri, dopo il saluto del segretario di stato alle Finanze Mularoni e del sottosegretario di stato italiano agli esteri Bettamio, hanno spiegato al pubblico i significati della prima enciclica di Papa Ratzinger, “Deus Caritas est”, dal punto di vista di un laico e dal punto di vista di un religioso. Il rapporto tra religione e stato e come le due entità possano e debbano operare in un territorio comune, senza interferenze. “Ha spiazzato le attese – ha affermato Pera – Non e’ una facile enciclica. L’amore è la specificità del Dio dei cristiani. Non può esserci divisione tra gli uomini in nome di Dio”. “L’aspetto di novità dell’enciclica – ha dichiarato Monsignor Negri – e’ che si colloca al di là della crisi della modernità”. E ancora, altri concetti: “I totoalitarismi – ha affermato il Vescovo – non hanno vinto perché la famiglia insieme alla chiesa hanno resistito. Quella di Benedetto XVI e’ un’enciclica piu’ laica che cattolica, almeno dal punto di vista della proposizione”.
Al di là dei fermi comportamenti della comunità internazionale, il saper dimostrare coerenza con quanto di più profondo ci insegna una fede, costituisce un richiamo che assume validità universale per ripensare un nuovo metodo di dialogo a livello mondiale”.
Il Presidente del Senato Marcello Pera, per la seconda volta a San Marino in poco piu’ di un anno, ha confermato le ottime relazioni tra i due stati. 'Tra noi – ha detto – non c’è alcun problema. E se c’è è risolvibile, con piccoli aggiustamenti di carattere tecnico-burocratico'. Anticipando il tema della conferenza, che è seguita al Teatro Titano, organizzata dalle Fondazioni Magna Carta e Giovanni Paolo II, ha ribadito la necessità per l’Occidente di riscoprire le proprie radici e la propria cultura.
In un Teatro Titano, da tutto esaurito, il Presidente del Senato Pera e il vescovo di San Marino Montefeltro Monsignor Luigi Negri, dopo il saluto del segretario di stato alle Finanze Mularoni e del sottosegretario di stato italiano agli esteri Bettamio, hanno spiegato al pubblico i significati della prima enciclica di Papa Ratzinger, “Deus Caritas est”, dal punto di vista di un laico e dal punto di vista di un religioso. Il rapporto tra religione e stato e come le due entità possano e debbano operare in un territorio comune, senza interferenze. “Ha spiazzato le attese – ha affermato Pera – Non e’ una facile enciclica. L’amore è la specificità del Dio dei cristiani. Non può esserci divisione tra gli uomini in nome di Dio”. “L’aspetto di novità dell’enciclica – ha dichiarato Monsignor Negri – e’ che si colloca al di là della crisi della modernità”. E ancora, altri concetti: “I totoalitarismi – ha affermato il Vescovo – non hanno vinto perché la famiglia insieme alla chiesa hanno resistito. Quella di Benedetto XVI e’ un’enciclica piu’ laica che cattolica, almeno dal punto di vista della proposizione”.
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