Sono 169 i punti critici nelle coste del mare italiano a causa di scarsa depurazione o scarichi illegali. Si concentrano perlopiù in Calabria e Sicilia mentre si distinguono in positivo Sardegna e Puglia. Il bilancio di Goletta Verde conta un punto critico ogni 44 km di costa e 132 foci inquinate. Maglia nera per la Campania, 24 punti critici, la Calabria (22) e la Sicilia (20). La causa? insufficiente o inesistente servizio di depurazione: basti pensare che in Sicilia quasi 2 milioni e mezzo di persone scaricano direttamente i propri reflui senza alcun trattamento. Non solo. A minacciare mare e litorali italiani le speculazioni (l’abusivismo edilizio sul demanio marittimo è cresciuto del 7.6%) ed il “rischio Luoisiana”, cioè lo sversamento di greggio: sono le 9 piattaforme da cui si estrae petrolio greggio che oggi operano nei nostri mari. Secondo Legambiente l’estate 2010 si caratterizza anche per il cambio di normativa sulla balneazione, molto più permissiva, che ha fatto classificare come balneabili alcuni tratti che fino a pochi mesi fa non lo erano.
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