I focolai di guerra nel mondo irrompono al Meeting e la crisi del Caucaso prende prepotentemente la scena. “L’Italia - dice il ministro degli Esteri Franco Frattini - ha espresso al responsabile della politica estera russa, grande preoccupazione rispetto alla risoluzione adottata dal parlamento russo per il riconoscimento dell’indipendenza di Ossezia del sud e Abbazia. La Russia - ripete Frattini - non deve interrompere la sua collaborazione con la Nato”. Doppia missione a Mosca e Tblisi la prossima settimana per il responsabile della Farnesina “perché – spiega - l’Italia è vista come paese amico dalla Russia e dalla Georgia”. Prudenza è ciò che il ministro degli Esteri si è sentito di consigliare al suo collega russo. “Sarebbe una grande complicazione – sottolinea - se da parte del governo di Mosca vi fosse il riconoscimento formale dell’indipendenza delle due regioni della Georgia”. Altra rivoluzione, ma in tema di lavoro, la promette il ministro Maurizio Sacconi. Sarà la formazione, il nuovo articolo 18, “la vera tutela dei lavoratori” spiega al Meeting, chiarendo che proporrà un impianto radicalmente diverso dal precedente. Intanto la Cisl punta a chiudere “a tutti i costi” dice Raffaele Bonanni, l’accordo con Confindustria e le altre organizzazioni imprenditoriali entro settembre, per poi chiedere al governo di inserire, già nella prossima finanziaria, una detassazione del 10% strutturale del salario di produttività.
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