Parte da papa Francesco, Monsignor Turazzi, per ricordare che il Pontefice ci ha proposto l'esercizio e lo stile di una povertà intesa come dono di noi stessi. E' questo, scrive, un vero investimento per il bene di tutti. E' una povertà ricca come quella di Gesù. Egli “da ricco che era si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà”. In ogni epoca e in ogni luogo, ci ricorda papa Francesco, Dio continua a salvare gli uomini e il mondo mediante la povertà di Cristo che si fa povero nei Sacramenti, nella Parola e nella sua Chiesa che è popolo dei poveri. La Quaresima, sottolinea il Vescovo di San Marino-Montefeltro, è tempo di grazia, di comunione, di speranza. Tempo di grazia perchè ritorna in tutta la sua carica di novità l'annuncio della Pasqua. La potenza della risurrezione è all'opera come lievito che fermenta la pasta. Tempo di comunione perchè l'itinerario quaresimale è un percorso che si fa legati insieme: ci si avvantaggia della preghiera e dell'esempio di tanti, si stringe più forte la mano della Chiesa. Tempo di speranza perchè bisogna gettare ciò che appesantisce per essere sempre più liberi. “Prendi il largo”, dice Gesù. “Osa”. Ho un sogno, conclude Monsignor Turazzi. Che tutti i membri delle nostre comunità, senza eccezioni, cantino l'Alleluia riuniti insieme nella Veglia Pasquale, centro della vita e dell'esperienza cristiana perchè abbraccio del Risorto.
Riproduzione riservata ©
