Il gruppo operai metalmeccanici ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Evaristo Fabbrucci, per ricordare un collega morto sul lavoro, ma anche per protestare contro l’ennesimo caso di morte bianca.
E’addolorato e indignato Orgoglio Operaio. Per tutta la settimana esporrà la bandiera di San Marino a mezz’asta, davanti alle fabbriche, ed invita tutti gli altri lavoratori e cittadini a fare altrettanto. Quella morte poteva essere evitata. Ne è convinta la Centrale Sindacale Unitaria, che ha deciso di costituirsi parte civile in tribunale e chiede a gran voce che venga fatta giustizia. La Csu ha fissato per domani alle 11 un minuto di raccoglimento nei posti di lavoro per ribadire l’esigenza di affermare una vera e propria cultura della sicurezza. “Non possiamo più accettare – dice – che nel 2009 si debba ancora morire sul lavoro”.
Anche la politica sta facendo sentire la sua voce. Per il Psd la morte di Fabbrucci sta nell’incapacità dello Stato di far rispettare le regole e nelle lacune di controllo, denuncia, sanzioni. “Oltre alla responsabilità oggettiva dell’azienda - dice il partito - ci sono responsabilità dello Stato”. Gli risponde indirettamente l’Esecutivo che affronta la questione nella riunione del Congresso. “La sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità” dichiara il Segretario Marcucci che ricorda i 3.992 controlli effettuati nel 2009 e le 227 sanzioni elevate. “A dimostrazione - dice il Governo - che non bisogna mai abbassare la guardia”.
Monica Fabbri
E’addolorato e indignato Orgoglio Operaio. Per tutta la settimana esporrà la bandiera di San Marino a mezz’asta, davanti alle fabbriche, ed invita tutti gli altri lavoratori e cittadini a fare altrettanto. Quella morte poteva essere evitata. Ne è convinta la Centrale Sindacale Unitaria, che ha deciso di costituirsi parte civile in tribunale e chiede a gran voce che venga fatta giustizia. La Csu ha fissato per domani alle 11 un minuto di raccoglimento nei posti di lavoro per ribadire l’esigenza di affermare una vera e propria cultura della sicurezza. “Non possiamo più accettare – dice – che nel 2009 si debba ancora morire sul lavoro”.
Anche la politica sta facendo sentire la sua voce. Per il Psd la morte di Fabbrucci sta nell’incapacità dello Stato di far rispettare le regole e nelle lacune di controllo, denuncia, sanzioni. “Oltre alla responsabilità oggettiva dell’azienda - dice il partito - ci sono responsabilità dello Stato”. Gli risponde indirettamente l’Esecutivo che affronta la questione nella riunione del Congresso. “La sicurezza nei luoghi di lavoro è una priorità” dichiara il Segretario Marcucci che ricorda i 3.992 controlli effettuati nel 2009 e le 227 sanzioni elevate. “A dimostrazione - dice il Governo - che non bisogna mai abbassare la guardia”.
Monica Fabbri
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