La giornalista e scrittrice Miriam Mafai è morta oggi a Roma dopo una lunga malattia. Aveva 86 anni. Ha partecipato alla Resistenza antifascista nelle file del Partito comunista italiano. Come donne "nessuno ci ha regalato niente", disse una volta e forse questa è la frase che più si addice per ricordare meglio il temperamento di questa giornalista e scrittrice che ha raccontato, dalle colonne di vari giornali (dall'Unità a Paese Sera, da Noi donne a La Repubblica), l'Italia degli ultimi 60 anni. Lo ha fatto partendo da idee di sinistra, ma senza mai risparmiare le critiche quando la sua parte politica sbagliava o era in ritardo nell'analisi dei cambiamenti della società.
Sarà allestita da domani pomeriggio alle 15.30, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la camera ardente. Mercoledì 11 la stessa Protomoteca ospiterà alle 12 la commemorazione funebre.
Con Miriam Mafai - ha detto il presidente Giorgio Napolitano - "scompare una delle più forti personalità femminili italiane degli scorsi decenni: erede di un'alta tradizione intellettuale e artistica famigliare, si era impegnata giovanissima nella Resistenza romana, affermandosi presto come giornalista di grande talento e combattività, e quindi come significativa scrittrice in stretto legame con il movimento per l'emancipazione delle donne e con l'attività politica della sinistra". E' il ricordo commosso che il presidente della Repubblica affida ad un messaggio partecipando al dolore dei figli, della sorella Simona e di tutti i familiari della giornalista scomparsa oggi. "Lo spirito critico con cui aveva ripercorso le sue scelte ideali - aggiunge il Capo dello Stato - era parte di un temperamento morale alieno da convenzionalismi e faziosità. Nel ricordare la schietta amicizia che ci ha così a lungo legati, mi resta vivissima l'immagine della sua umanità appassionata, affettuosa ed aperta".
Sarà allestita da domani pomeriggio alle 15.30, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la camera ardente. Mercoledì 11 la stessa Protomoteca ospiterà alle 12 la commemorazione funebre.
Con Miriam Mafai - ha detto il presidente Giorgio Napolitano - "scompare una delle più forti personalità femminili italiane degli scorsi decenni: erede di un'alta tradizione intellettuale e artistica famigliare, si era impegnata giovanissima nella Resistenza romana, affermandosi presto come giornalista di grande talento e combattività, e quindi come significativa scrittrice in stretto legame con il movimento per l'emancipazione delle donne e con l'attività politica della sinistra". E' il ricordo commosso che il presidente della Repubblica affida ad un messaggio partecipando al dolore dei figli, della sorella Simona e di tutti i familiari della giornalista scomparsa oggi. "Lo spirito critico con cui aveva ripercorso le sue scelte ideali - aggiunge il Capo dello Stato - era parte di un temperamento morale alieno da convenzionalismi e faziosità. Nel ricordare la schietta amicizia che ci ha così a lungo legati, mi resta vivissima l'immagine della sua umanità appassionata, affettuosa ed aperta".
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