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Nel 2050 le persone cieche triplicheranno, come evitare le patologie che stanno colpendo milioni di persone

23 nov 2019
Nel 2050 le persone cieche triplicheranno, come evitare le patologie che stanno colpendo milioni di persone

Si prevede che entro il 2050 le persone cieche triplicheranno. Salvaguardare la vista è possibile, attraverso la prevenzione, sottoponendosi regolarmente a visite oculistiche per poter individuare sul nascere malattie che possono condurre alla cecità.

Questo uno dei temi discussi al 99° Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana, che si conclude oggi a Roma.

Benedetta de Mattei ha intervistato il Prof. Matteo Piovella – Presidente della Società Oftalmologica Italiana - per capire quali sono le malattie degli occhi oggi più diffuse e come prevenirle.

Tra le patologie più diffuse c’è il glaucoma, perché è considerato il “ladro silenzioso della vista”?

Il glaucoma è una malattia oculare caratterizzata da una progressiva lesione del nervo ottico dovuta ad un aumento della pressione interna dell’occhio. Viene chiamato il “ladro silenzioso della vista” perché è subdolo e crea gravi danni senza che la persona abbia dei disturbi per potersene accorgere. Il momento di identificazione della patologia avviene infatti durante una normale visita oculistica dove vengono valutati i diversi parametri dell’occhio. In Italia le persone che soffrono di glaucoma sono un milione e la metà non sanno di averlo. E’ una patologia che può essere gestita molto bene ma se non curata può portare alla cecità e per tale ragione è importante dopo i 40 anni sottoporsi a regolari controlli oculistici, soprattutto nelle persone con familiarità. Ai pazienti in cui si riscontra un’alterazione della pressione oculare si prescrivono delle gocce sotto forma di collirio, una o due volte al giorno, che hanno la capacità di abbassarla drasticamente.

C’è poi la cataratta, che colpisce tantissimi italiani ma può essere trattata oggi in maniera sicura e efficace.

La cataratta non è una malattia ma un fenomeno paragonabile ai capelli bianchi e alle rughe. Le persone, vivendo oggi più a lungo, inevitabilmente andranno incontro alla cataratta che dovrà essere operata per salvaguardare la vista. A 70 anni 3 persone su 4 hanno questo disturbo e a 80 anni quasi la totalità delle persone ci combattono. Ma la notizia confortante è che oggi l’intervento di cataratta, che l’anno scorso ci ha visto operare 650.000 persone, è un intervento molto efficace e sicuro. La novità importante è che la lente naturale dell’occhio, diventata opaca, dopo esser stata frammentata e rimossa viene sostituita nello stesso punto con un cristallino artificiale che ha una caratteristica oggi estremamente apprezzata: ha la capacità di correggere i difetti visivi, da lontano e da vicino, senza più dover ricorrere agli occhiali. E questo è decisamente un passo in avanti estremamente positivo, anche se purtroppo meno del’1% delle persone può usufruire delle nuove tecnologie.

In Italia 750.000 persone soffrono di maculopatia, una grave malattia che porta alla cecità.

La maculopatia è una malattia che colpisce il centro della retina, detta macula, e rappresenta una vera emergenza sociale poiché colpisce una persona su 3 dopo i 70 anni.

Oltre all’età e a fattori genetici, a predisporre a questa malattia sono anche gli stili di vita: il fumo aumenta di tre volte il rischio di svilupparla mentre un'alimentazione ricca di frutta e verdure, di diverso tipo, aiuta a prevenirla. E’ importante educare le persone a riconoscerne i sintomi, che consistono principalmente in una visione offuscata ma soprattutto deformata: quando si legge si nota un piccolo “spostamento”, le righe invece di essere rette fanno una piccola incisura proprio nella parte centrale dove funziona la macula. Ci sono dei test molto semplici che una persona che ha una iniziale maculopatia può consultare. Tenga presente che quando la maculopatia ha sviluppato tutta la sua forma una persona non è più in grado di leggere neanche un estratto conto bancario. Oggi abbiamo la possibilità di curare parte di queste maculopatie utilizzando le terapie intravitreali che però in Italia possono essere utilizzate solo dagli oculisti ospedalieri, che sono 150 rispetto ai 7.000 presenti nel nostro Paese. Il 70% dei pazienti italiani non ha dunque purtroppo accesso alle cure adeguate e per questo motivo bisogna sensibilizzare a investire di più sulla cura degli occhi, a cui oggi è dedicata una percentuale bassissima della spesa sanitaria.

Quali sono i controlli da rispettare?

Abbiamo fatto una specie di “calendarizzazione” delle visite oculistiche da rispettare: la prima va effettuata alla nascita, nell’infanzia entro i 3 anni, in prima elementare e a 12 anni. Da 40 a 60 anni ogni due anni mentre sopra i 60 anni una volta l’anno. In più le persone che si sono sottoposte ad interventi chirurgici agli occhi, dopo aver eseguito l’intervento devono farsi vedere una volta l’anno.


Benedetta de Mattei


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