Una neve così, a novembre, non si ricorda da almeno 10 anni a San Marino. Il manto, in 24 ore circa, ha raggiunto anche i 70 centimetri, nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno, e cioe’ il triangolo San Marino Citta’, Chiesanuova, Fiorentino. Da cartolina, lo scenario del centro storico, dopo l’abbondante nevicata. Le strade principali, almeno fino a Borgo Maggiore, erano perfettamente percorribili. Piu’ critica la situazione da Borgo a San Marino Citta’. Indispensabili le gomme termiche o le catene. In discrete condizioni sul territorio, anche la viabilità secondaria, con qualche eccezione. A poggio Casalino, nel tratto tra Fontevivo e Montemaggio, la percorribilità è precaria. Proprio qui, l'altra notte, nel pieno della bufera di neve, uno degli interventi piu’ difficili, effettuati da polizia e protezione civile. Una famiglia – marito, moglie e due figli piccoli - è rimasta bloccata in auto, nella neve, con piante cadute che ostruivano la strada, sia davanti che dietro la vettura. Dopo 15 minuti dalla richiesta di soccorso via cellulare, l’arrivo degli agenti che hanno risolto rapidamente l’emergenza. Ieri, nonostante le sollecitazioni dei residenti, nessuno ha provveduto a liberare la strada da altre piante cadute e gli abitanti di Poggio Casalino, se la sono cavata da soli. A Borgo Maggiore lo spessore del manto nevoso è stato inferiore ai 50 centimetri, tra i 30 e i 40 a Domagnano. Ancora meno a Serravalle e Faetano, circa 15 cm di neve, e ad Acquaviva e Dogana solo 5- 10 centimetri, che si sono sciolti rapidamente fin dal primo pomeriggio, quando – tra le nuvole – ha fatto capolino anche il sole. 30 gli uomini della polizia civile che hanno operato ininterrottamente per le piu’ svariate problematiche connesse al fenomeno nevoso. Presidiati tutti i punti nevralgici, per impedire di salire in auto verso San Marino a chi non era opportunamente attrezzato. Per l’agenzia meteo dell’Emilia Romagna oggi il rischio neve sarà basso nelle nostre zone. Le temperature non subiranno variazioni di rilievo. Le minime non dovrebbero scendere oltre i –2 -3 gradi. Le massime potrebbero raggiungere i 6 gradi. Ma attenzione alle gelate notturne che potrebbero, tra l’altro, aggravare i danni gia’ rilevanti al patrimonio arboreo.
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