Passerà alla storia non solo come il dipinto più costoso mai acquistato all'asta ma che ha anche reso Abu Dhabi la prima sede permanete - fuori da Europa e Stati Uniti - di un opera di Leonardo da Vinci. E' il Savator Mundi, in esposizione al Louvre di Abu Dhabi, come annunciato ufficialmente questa settimana, a partire da novembre. Il piccolo dipinto ha alle spalle una storia travagliata: ritenuto distrutto è stato poi ritrovato in pessime condizioni nel 2007, la sua originalità è stata più volte messa in discussione fino al restauro, avvenuto negli Stati Uniti, che lo infine attribuito a Leonardo. Le immagini dell'asta di New York, lo scorso novembre, avevano fatto il giro del mondo. Christie's lo aveva valutato 100 milioni di dollari e in soli 19 minuti è stato venduto a una cifra record di 450 milioni. E qui si apre un altro capitolo che continua ad avvolgere di mistero il dipinto e che secondo alcuni avrebbe interessato anche gli equilibri del Golfo. Non è mai stato chiarito chi abbia in realtà acquistato l'opera: se un delegato del Principe ereditario saudita oppure il Dipartimento della Cultura del Turismo di Abu Dhabi. Il Wall Street Journal, che si è occupato della vicenda, ha scritto che in vista di una più stretta collaborazione tra Arabia Saudita ed Emirati anti-Qatar, Re Salman in un momento molto delicato per la sua politica interna, dopo aver ordinato l'arresto di rivali politici - uomini d'affari accusati di corruzione - avrebbe deciso di donare il dipinto ad Abu Dhabi. "Il Salvator Mundi incarna la natura inclusiva del nostro museo - ha specificato il Dipartimento della Cultura emiratino - e la nostra missione è di promuovere un messaggio di tolleranza e apertura". Stessa idea alla base dello stesso Louvre de sable - come chiamano il museo di Abu Dhabi a Parigi - capolavoro architettonico progettato da Jean Nouvel: inaugurato lo scorso novembre, propone infatti un percorso che mostra come nelle diverse epoche, tutti i paesi del mondo fossero in qualche modo connessi e condividessero molti aspetti della cultura dell'arte. E la condivisione è anche il concetto fondante degli Emirati Arabi, dove vivono oltre 200 nazionalità diverse. Dopo la presentazione al Louvre di Abu Dhabi, il Salvator Mundi sarà prestato al Louvre di Parigi nell'ottobre del 2019, in occasione della mostra dedicata a Leonardo per i 500 anni dalla sua morte. Il dipinto tornerà quindi nella capitale emiratina nel 2020, pronto per i visitatori di Expo Dubai.
Dalla corrispondente Elisabetta Norzi
Dalla corrispondente Elisabetta Norzi
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