Alla notizia dell’arrivo dell’esito della nuova perizia commissionata dal tribunale al professor Bottiroli, gli avvocati Nannini e Martines, che difendono l’ex comandante della gendarmeria Marcello Biagioli e suo figlio Carlo, avvocato, accusati di aver falsificato in compartecipazione un foglio di servizio, hanno presentato un’istanza per rinviare l’udienza dei testi ed avere modo di sentirli assieme al perito. Parte civile, avvocatura dello Stato e procura fiscale erano di parere contrario.
Alla fine il giudice Ceccarini ha deciso di udire tre testi oggi, di ascoltare il perito a gennaio e subito dopo di convocare i due testimoni chiave. La testimonianza più significativa, questa mattina, l’ha fornita il vice brigadiere Mini, che ha ricordato come il maresciallo Mularoni lo avesse convocato per chiedergli di compilare ex novo un foglio di servizio dove si attestava di aver controllato una certa persona in una certa data, “perché doveva fornire una giustificazione – ha aggiunto Mini – ad un amico del Colonnello. Io risposi di no – ha precisato – e la richiesta mi arrivò solo da Mularoni e mai direttamente dal Colonnello. Al mio rifiuto Mularoni mi disse che la cosa finiva lì e che avrei dovuto fare come se non mi avesse mai detto niente”.
Il 30 gennaio verrà ascoltato il perito, chiamato a stabilire la data esatta di quando l’annotazione sul foglio di servizio fu compilata. Il 13 febbraio saranno infine ascoltati i due testimoni chiave, tra cui il maresciallo Mularoni.
Francesca Biliotti
Alla fine il giudice Ceccarini ha deciso di udire tre testi oggi, di ascoltare il perito a gennaio e subito dopo di convocare i due testimoni chiave. La testimonianza più significativa, questa mattina, l’ha fornita il vice brigadiere Mini, che ha ricordato come il maresciallo Mularoni lo avesse convocato per chiedergli di compilare ex novo un foglio di servizio dove si attestava di aver controllato una certa persona in una certa data, “perché doveva fornire una giustificazione – ha aggiunto Mini – ad un amico del Colonnello. Io risposi di no – ha precisato – e la richiesta mi arrivò solo da Mularoni e mai direttamente dal Colonnello. Al mio rifiuto Mularoni mi disse che la cosa finiva lì e che avrei dovuto fare come se non mi avesse mai detto niente”.
Il 30 gennaio verrà ascoltato il perito, chiamato a stabilire la data esatta di quando l’annotazione sul foglio di servizio fu compilata. Il 13 febbraio saranno infine ascoltati i due testimoni chiave, tra cui il maresciallo Mularoni.
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