Sono circa 210 le domande esaminate dalla commissione. Da una prima valutazione è già possibile compilare una casistica dei nuovi poveri a San Marino. La categoria più ampia, circa il 50%, è rappresentata dai cosiddetti single; persone sole con uno o più figli a carico, a volte con un lavoro part time. Ci sono casi di ragazze madri, separati o divorziati, vedove o vedovi non pensionati che devono far fronte con un solo reddito al proprio mantenimento e a quello dei loro figli. Alcune situazioni sono davvero difficili come nel caso di uomini o donne residenti a San Marino in seguito ad un matrimonio, con la famiglia lontana e che una volta perso il compagno si ritrovano soli. Circa il 20% delle domande è stato poi presentato da pensionati, la maggior parte vedovi che devono far fronte anche all’onere della badante. Per alcune di queste persone sopravvivere è una dura lotta quotidiana. Basti pensare che la cifra sborsata per un’assistenza di 24 ore su 24 si aggira in media intorno agli 800 euro al mese più i contributi. A questo prezzo vanno aggiunte le spese del sostentamento della badante. Ci sono poi casi di coppie di anziani che soffrono tali infermità da dover ricorrere all’aiuto di due badanti. L’ultima categoria riguarda i nuclei familiari veri e propri. Sono famiglie composte da tre o 4 persone, in altri casi molto numerose con un unico reddito o due molto bassi. Ci sono poi situazioni in cui i figli per handicap fisici o mentali necessitano di assistenza. La commissione sta ora lavorando per presentare in Congresso entro la fine del mese una relazione con proposte su come destinare le risorse della Finanziaria 2005 in favore di cittadini e famiglie indigenti. In seguito l’Esecutivo si confronterà con le parti sociali per deciderne le modalità di impiego.
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