Se dalle attività sammarinesi in cui è previsto l'obbligo di green pass arriva un secco no comment si dicono invece soddisfatti delle misure i ristoratori chiamati al controllo di mascherine e distanziamento ma no all'obbligo di certificazione verde per l'ingresso nei loro locali.
"Il nuovo decreto mi sembra giusto ed equo - sottolinea Stefano Raggi, ristorante la Fratta - perché ci sta permettendo ancora di lavorare, naturalmente mantenendo tutte le precauzioni, quelle che da un paio d'anni già continuiamo a mantenere. È chiaro che per noi è un'occasione in più di lavoro altrimenti questo periodo qua sarebbe un periodo morto. Bisogna comunque sempre stare attenti, la maggior parte delle persone che viene da fuori pare che per buona parte non sia vaccinata per cui l'attenzione deve rimanere massima da parte di tutti noi operatori".
"Continuiamo a stare attenti e a mantenere l'allerta alta - aggiunge Graziano Canarezza, ristorante Cesare - comunque credo che sia io che i miei colleghi rispettino tutte le norme ed i clienti pure".
Posizioni condivise anche Usot: “Ora – sottolinea Luigi Sartini - è necessaria la massima attenzione ed il rispetto delle regole”. "Sul decreto siamo soddisfatti per come è stato realizzato - aggiunge - l'attenzione deve essere alta però anche in vista della situazione che ci circonda che sta ritornando ad essere preoccupante. Riguardo a possibili decreti futuri speriamo che le misure che potrebbero venire attuate si basino sempre sulla situazione dell'emergenza sanitaria e quindi dell'ospedale. Vaccinarsi, come dimostrano i numeri, è una responsabilità personale verso la collettività di ognuno di noi".
Nel servizio le interviste a Stefano Raggi, Graziano Canarezza e Luigi Sartini (Presidente Usot)