Gli avvocati difensori di Stefano Ercolani, Barbara Tabarrini e Stefano Venturini, a metà settimana - dopo l’interrogatorio di garanzia del giudice che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare Rita Chierci - presenteranno istanza di scarcerazione dei loro assistiti. Alessandro Petrillo, difensore del Presidente e Direttore Generale della Asset Banca afferma con forza che la vicenda è destituita di ogni fondamento. L’avvocato di Stefano Venturini, Moreno Maresi, sostiene l’estraneità del suo assistito alle condotte delittuose che gli vengono addebitate.
Dieci gli arresti; 37 gli indagati in quella che è stata ribattezzata dalla procura di Forlì operazione “Re Nero”. Secondo gli investigatori l’Asset Banca di San Marino avrebbe organizzato uno sportello italiano per permettere agli imprenditori forlivesi di portare in Repubblica soldi in nero eludendo controlli e imposizioni fiscali. Questo sportello - secondo gli inquirenti - era la Banca di Credito e Risparmio di Romagna che nulla ha a che fare con il 'Credito di Romagna'. Il sistema adottato dall’Asset - hanno precisato magistrati e investigatori in conferenza stampa - peraltro sottraeva molti clienti alle altre banche che non potevano reggere la concorrenza.
La vicenda è stata un vero e proprio shock per San Marino. Incredulità e sbigottimento i sentimenti più diffusi. Soprattutto hanno sconcertato le modalità con le quali è stato tratto in arresto Stefano Venturini, commercialista fra i più noti, stimato e rispettato da tutti. Apprezzato per la sua grande professionalità e serietà. Da quanto raccontato dal fratello al Resto del Carlino, Venturini sarebbe stato attirato in questura con una scusa. Una sorta di trappola scattata per farlo uscire dalla Repubblica. “Se non fosse una persona in buona fede - ha affermato il fratello - non avrebbe risposto all’invito”.
Dieci gli arresti; 37 gli indagati in quella che è stata ribattezzata dalla procura di Forlì operazione “Re Nero”. Secondo gli investigatori l’Asset Banca di San Marino avrebbe organizzato uno sportello italiano per permettere agli imprenditori forlivesi di portare in Repubblica soldi in nero eludendo controlli e imposizioni fiscali. Questo sportello - secondo gli inquirenti - era la Banca di Credito e Risparmio di Romagna che nulla ha a che fare con il 'Credito di Romagna'. Il sistema adottato dall’Asset - hanno precisato magistrati e investigatori in conferenza stampa - peraltro sottraeva molti clienti alle altre banche che non potevano reggere la concorrenza.
La vicenda è stata un vero e proprio shock per San Marino. Incredulità e sbigottimento i sentimenti più diffusi. Soprattutto hanno sconcertato le modalità con le quali è stato tratto in arresto Stefano Venturini, commercialista fra i più noti, stimato e rispettato da tutti. Apprezzato per la sua grande professionalità e serietà. Da quanto raccontato dal fratello al Resto del Carlino, Venturini sarebbe stato attirato in questura con una scusa. Una sorta di trappola scattata per farlo uscire dalla Repubblica. “Se non fosse una persona in buona fede - ha affermato il fratello - non avrebbe risposto all’invito”.
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