Dopo l'alzabandiera a Palazzo Pubblico e l'inno nazionale della Banda Militare, l'omaggio del Corpo Diplomatico accreditato e l'indirizzo di saluto del Nunzio Apostolico, Monsignor Emil Paul Tscherrig, hanno aperto la cerimonia d'insediamento dei Capitani Reggenti. Sempre a Palazzo Valloni, il discorso d'ingresso dei Capitani Reggenti eletti che si è concentrata sulla cultura del dialogo, sottolineando, riferendosi alla guerra in Ucraina, che “San Marino non può e non vuole girare le spalle a questa tragedia”. Passaggi fondamentali, inoltre, su accoglienza, giustizia, libertà di espressione, Codice di Condotta e cultura. In Pieve la Santa Messa celebrata dal vescovo Andrea Turazzi. Poi il ritorno del corteo a Palazzo Pubblico con l'orazione della Ministra alla Giustizia, Marta Cartabia, che, partendo dalle radici dell'indipendenza sammarinese, ha rimarcato la stretta collaborazione, anche in ambito giudiziario, con l'Italia. Da ultimo l'accordo “in materia di misure alternative alla detenzione, sanzioni sostitutive di pene detentive, liberazione condizionale e sospensione condizionale della pena”, firmato ieri. Dopo un lungo applauso, la lettura, da parte del segretario agli Interni Elena Tonnini, della formula di giuramento in latino. Infine lo scambio del Collare di Gran Maestro dell’Ordine di San Marino. La Repubblica festeggia così i Capitani Reggenti, Oscar Mina e Paolo Rondelli.
Questa sera, alle 20.55, la replica integrale della cerimonia d'insediamento degli Ecc.mi Capitani Reggenti