Il Pakistan ad ora non è in grado di confermare né la presenza nel paese di un leader di Al Qaida di cui ieri dagli Stati Uniti è stata annunciata la morte in un raid aereo, né il suo decesso. Secondo fonti statunitensi, al-Shahri era responsabile operazioni di Al Qaida in Pakistan. Intanto è salito a 41 morti il bilancio del grave attentato suicida di ieri contro un corteo funebre formato da leader tribali anti talebani nel nord ovest del Pakistan, a ridosso della frontiera afghana. La potente esplosione, provocata da un kamikaze di 18-20 anni che si è mescolato tra la folla, ha provocato 67 feriti, alcuni dei quali sono stati ricoverati in gravissime condizioni. L’azione è stata rivendicata da un portavoce del gruppo talebano. Il primo ministro pakistano Raza Gilani ha poi dichiarato che è venuto il momento che gli Stati Uniti facciano di più contro il terrorismo e l’estremismo.
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