Una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Mario Monti, per invitarlo a riflettere sull'attualità del servizio civile e sulla "preoccupazione" per un suo ridimensionamento. A scriverla è Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. "Posso testimoniare come e quanto questa esperienza per i giovani che abbiamo incontrato sia un'autentica palestra di vita - osserva riferendosi al servizio civile - accresca in essi il senso ed il dovere di essere cittadini attivi e di partecipare giorno per giorno alla costruzione di un Paese sempre equo, sostenibile e solidale". Nonostante sia stato attivato dall'Ufficio nazionale per il servizio civile "un bando per la presentazione di progetti avviabili presumibilmente da settembre 2013 e riconoscendo uno sforzo importante per non chiudere questa importante esperienza - scrive ancora Ramonda - devo constatare che non vi siano ancora stati da parte del Governo decisioni in merito al rifinanziamento. Questo - ammonisce - significa di fatto aver contribuito a cancellare un anno di servizio civile e prorogare di un anno lo spegnimento del sistema". Sottolineato che "il servizio civile ha un costo residuo rispetto all'intero bilancio dello Stato, ai tempi del massimo fulgore costava meno di 300 milioni - chiosa la guida della Papa Giovanni XXIII - io mi chiedo e le chiedo quale possa essere il problema nell'assumere una decisione così poco onerosa e di così alto rendimento in termini di possibilità per i giovani, di servizi offerti alla collettività e di beneficio per il Paese".
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