Prosegue la mobilitazione dei 70 lavoratori dell’ex pastificio Ghigi di Rimini.
Dopo lo sciopero del 21 settembre e quello del 1 ottobre, sono state proclamate altre 4 ore di astensione dal lavoro, a partire dalle 17 di domani.
La proprietà della Colussi spa di Perugia, denuncia la CGIL riminese, non si e’ ancora messa in contatto con i dipendenti per comunicare l’esito della trattativa per la compravendita della struttura.
La scelta di scioperare di domenica non è casuale. Il pastificio infatti produce 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, garantendo all’azienda alti livelli di produttività. Questo, precisa il sindacato, ad ulteriore dimostrazione dell’efficienza degli impianti, per cui le ragioni della vendita vengono ritenute esclusivamente speculative. Dopo gli scioperi, il blocco della superstrada di San Marino e l’addobbo del pastificio con cartelli e striscioni, il Comune ha garantito il mantenimento della destinazione d’uso produttiva dell’area. Per martedì è previsto un incontro tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil e il sindaco Ravaioli, che si è impegnato a contattare la Colussi per avere chiarimenti sull’operazione.
Dopo lo sciopero del 21 settembre e quello del 1 ottobre, sono state proclamate altre 4 ore di astensione dal lavoro, a partire dalle 17 di domani.
La proprietà della Colussi spa di Perugia, denuncia la CGIL riminese, non si e’ ancora messa in contatto con i dipendenti per comunicare l’esito della trattativa per la compravendita della struttura.
La scelta di scioperare di domenica non è casuale. Il pastificio infatti produce 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, garantendo all’azienda alti livelli di produttività. Questo, precisa il sindacato, ad ulteriore dimostrazione dell’efficienza degli impianti, per cui le ragioni della vendita vengono ritenute esclusivamente speculative. Dopo gli scioperi, il blocco della superstrada di San Marino e l’addobbo del pastificio con cartelli e striscioni, il Comune ha garantito il mantenimento della destinazione d’uso produttiva dell’area. Per martedì è previsto un incontro tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil e il sindaco Ravaioli, che si è impegnato a contattare la Colussi per avere chiarimenti sull’operazione.
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