Mentre nel mondo si ragione di smart city in Italia la qualità della vita in 61 province è scarsa o insufficiente. Lo dice il rapporto realizzato da Italia Oggi per il 2012. Si deteriora il benessere nelle province dell'Italia meridionale e insulare ma è marcato l'arretramento anche nell'Italia centrale. Ai primi due posti si confermano le province di Trento e Bolzano, che generano ancora felicità nei cittadini. Agli ultimi posti Messina (quart'ultima), Crotone (terz'ultima), Napoli (penultima) ed ultima, a sorpresa, Imperia. Mentre sostanzialmente tiene la qualità della vita nei grandi centri urbani del nord, Roma cede posizioni e scende di ben 11 posizioni, piazzandosi al 62mo posto. Tre anni fa era stato individuato un gruppo di province in cui la qualità della vita risultava superiore a quella prevalente nelle altre province dell'Italia meridionale e insulare, oggi questo nucleo, che andava dal litorale adriatico meridionale alle province ioniche fino a estendersi su un breve tratto del litorale tirrenico, si è dissolto: resistono solo le province della Basilicata. Bisogna scorrere il dito oltre la metà della classifica prima di trovare Rimini, maglia nera regionale. Decisamente meglio Forlì (25esima) e Ravenna (18esima), i vicini di casa Pesaro e Urbino al 15esimo posto.
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