Polemiche prima dell'uscita della serie TV “Avetrana – Qui non è Hollywood”. La serie TV tratta del caso Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana, città della Puglia, che è stata uccisa nell'agosto 2010. Il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, lamenta pregiudizi contro il centro del Tarantino, a causa della scelta del titolo della serie TV e le modalità in cui la città viene presentata. La serie verrà trasmessa dal 25 ottobre su Disney+.
Il sindaco del Comune ha scritto che “risulta indispensabile visionarla in anteprima al fine di appurare se l'associazione del nome della cittadina all'adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà”.
Ma le prime due puntate della serie TV sono già state visionate il 18 ottobre alla Festa del Cinema di Roma. Si è però acceso anche un altro dibattito, che fa leva sulla somiglianza tra la locandina di “Avetrana – Qui non è Hollywood” e la locandina del film comico “Omicidio all'italiana” di Maccio Capatonda, il quale è una parodia della spettacolarizzazione della cronaca nera nei media. “La comunità di Avetrana ha sempre cercato di allontanare da sé i pregiudizi seguenti all'omicidio – scrive il Sindaco della città - la messa in onda del prodotto cinematografico rischia invece di determinare un ulteriore attentato ai diritti della personalità dell'ente comunale, accentuando il pregiudizio che il titolo già lascia presagire nel catapultare l'attenzione dell'utente sul territorio più che sul caso di cronaca".