E' passata senza voti contrari, in commissione consiliare, con 9 sì e 3 astenuti la "Normativa in materia di disturbi evolutivi specifici in ambito scolastico e formativo". Una legge che ha trovato contestazioni fuori dall'aula con Vanessa Muratori, rappresentante scuola media csdl che la definsce una "buona legge ma con le gambe corte, in cui hanno prevalso logiche di mero risparmio". L'attenzione si concertra sulle classi numerose. L'insegnante sostiene che "sarà difficile applicare programmazioni individualizzate, indicare la metodologia didattica più appropriata perchè per la diversificazione dei percorsi occorrono classi non numerose". E' stato respinto un emendamento che richiedeva che in classi con tre o più alunni con disturbi evolutivi il numero complessivo degli alunni non fosse superiore a 17. "Si è scelta la strada dell'equità, una scuola che privilegi le relazioni umane capaci di interpretare gli altri e rendere tutti protagonisti – risponde il Segretario Morganti – offrendo a tutti gli studenti la possibilità di ricevere il meglio dell'opzione formativa. La legge prevede anche la possibilità della commissione tecnica di potenziare l'offerta quando si reputi difficile la gestione di una classe".
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