I sommozzatori della Sub Gian Neri, si sono immersi nell’asta fluviale del fiume Marecchia, dal Ponte della Resistenza al Bacino del Ponte di Tiberio, per rimuovere imbarcazioni e materiali abbandonati. “Nell'invaso - ha spiegato Filippo Ioni dell'associazione Sub Rimini - di barche ce ne sono un centinaio. Alcune sono talmente profonde che è impossibile farle venire a galla”.
Nel giro di un mese i sommozzatori dovrebbero recuperarne almeno 50. E questa mattina sei subacquei, hanno cominciato a imbragare i natanti, poi sollevati da una gru, per rendere più rapida possibile la rimozione dei relitti, considerati pericolosi per la navigazione.
Il materiale riemerso dalle acque del porto verrà smaltito dalla Cooperativa Centofiori. Le operazioni di bonifica del canale costituiscono la seconda fase di pulizia dell'asta fluviale del fiume Marecchia da cui sono già stati asportati numerosi materiali di scarto abbandonati sulle banchine.
Nel giro di un mese i sommozzatori dovrebbero recuperarne almeno 50. E questa mattina sei subacquei, hanno cominciato a imbragare i natanti, poi sollevati da una gru, per rendere più rapida possibile la rimozione dei relitti, considerati pericolosi per la navigazione.
Il materiale riemerso dalle acque del porto verrà smaltito dalla Cooperativa Centofiori. Le operazioni di bonifica del canale costituiscono la seconda fase di pulizia dell'asta fluviale del fiume Marecchia da cui sono già stati asportati numerosi materiali di scarto abbandonati sulle banchine.
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