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Presunta evasione fiscale: poche pene ma severe

A conclusione anche processo per tentata truffa alle assicurazioni

di Sara Bucci
26 mag 2023
Presunta evasione fiscale: poche pene ma severe

3 anni di prigionia e 3 di interdizione e 9 mila euro di multa a Stefano Fiorini, gestore di fatto della Effepi srl, 1 anno e 6 mesi (pena sospesa) 3 anni di interdizione e 3 mila euro di multa alla moglie Elisa Fabbri, amministratore unico della società, che in lacrime- nella scorsa udienza- aveva assicurato di non essersi mai resa conto di ciò che realmente stava facendo, e che si era limitata ad apporre firme dove le veniva detto di farlo. Disposta per i due la confisca per equivalente di beni mobili ed immobili, più spese processuali. 1 anno di prigionia 1 anno e 6 mesi d interdizione e 2 mila euro di multa, anche per i gestori e i legali rappresentanti delle società che avevano avuto rapporti con la Effepi: Egidio Santolini, Orsolina Muccioli e Massimo Sarti. Finisce con cinque condanne il primo grado di giudizio di una indagine che ha ruotato attorno a ad una società definita nel corso del processo, dall'Avvocatura dello Stato, “una scatola vuota”.

A caratterizzare il procedimento da una parte le cifre da capogiro:  la Effepi srl, con sede a Domagnano, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti, in tutto o in parte, per oltre 5 milioni di euro, per evadere in modo massiccio le imposte o consentire ad altri di farlo. Dall'altra per il numero di persone rinviate a giudizio, 27: ma tra prescrizioni e patteggiamenti, solo per cinque di loro è arrivata a sentenza, (per il solo capo di imputazione di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti), sentenza letta dal commissario della Legge Vico Valentini.

A conclusione anche un processo per tentata truffa all'assicurazione, teso ad accertare se un incidente stradale sia effettivamente avvenuto, la cui sentenza è attesa il 7 di giugno e che tra le particolarità, oltre al fatto che coinvolge giovanissimi sammarinesi, è ancora una volta lo scarsa attenzione riservata all'importanza della testimonianza, tanto che il Procuratore del Fisco, oltre ad aver chiesto la condanna per tutti gli imputati, ha stigmatizzato le contraddizioni emerse dall'esame di un testimone e sollecitato la trasmissione degli atti al giudice istruttore per valutare l'incriminazione per falsa testimonianza.






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