A Venezia, per la visita del Pontefice dell’8 maggio, è già stato considerato un innalzamento di un grado del livello di allarme. A seguito dell’uccisione di Bin Laden il rischio di attacchi clamorosi – anche ad opera di cani sciolti – è reale; e il Papa è ovviamente un obiettivo sensibile. Sul Titano da mesi si lavora sui particolari della visita di Benedetto XVI. Al momento, tuttavia, non sarebbe giunta - dai responsabili della Sicurezza Vaticana – alcuna richiesta ufficiale di aumentare lo stato di allarme. In ogni si caso si terrà conto del mutamento delle esigenze, dovuto ai recenti sviluppi della situazione internazionale. Gendarmeria, Comitato Organizzatore e Governo del Titano stanno comunque predisponendo i particolari del piano per i controlli e le bonifiche ambientali in vista del 19 giugno. Già effettuati, in sinergia con le Autorità Vaticane, i sopralluoghi sul percorso che seguirà il Papa. Confermato l’arrivo in elicottero all’aviosuperficie di Torraccia, poi lo spostamento allo stadio di Serravalle per la Messa e la recita dell’Angelus. I successivi appuntamenti, sul Titano, alla Casa San Giuseppe, in Piazza della Libertà e alla Basilica del Santo. Poi il ritorno a Torraccia e la partenza in elicottero per la visita alle comunità del Montefeltro.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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