Blitz anti-prostituzione della Squadra Mobile di Rimini, in collaborazione con quelle di Prato, Livorno, Padova e Venezia. Sei i cinesi finiti dietro le sbarre, tre uomini e tre donne, d’età compresa tra i 22 e i 39 anni. Avevano messo in piedi un vasto giro di squillo orientali, ma a differenza di altri casi di sfruttamento di extracomunitari – ha spiegato la squadra mobile di Rimini – le ragazze venivano avviate alla prostituzione senza coercizione o violenze: arrivavano direttamente dalla Cina proprio a tale scopo. L’inchiesta, coordinata dal pm Davide Ercolani, è partita nel giugno 2008, dopo che un tunisino aveva riferito dell’esistenza di una casa d’appuntamenti in pieno centro storico a Rimini, in Via Gambalunga. L’organizzazione si serviva anche di una centralinista che smistava le chiamate della clientela, per lo più costituita da extracomunitari. Una o due ragazze distribuite in appartamenti in varie località: oltre a Rimini, base dell’organizzazione, anche a Prato, Livorno, Padova, Venezia e Firenze, tutti regolarmente affittati dagli sfruttatori. Le giovani, nessuna minorenne tra loro, venivano fatte ruotare. I clienti, invece, erano solitamente adescati attraverso inserzioni su giornali e da un sito internet, dove le prostitute si spacciavano più che altro per massaggiatrici.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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