Nel 2019 erano il 6%, ma sono saliti a un preoccupante 7,6% gli italiani che scelgono di non curarsi. Molti rinunciano per le lunghe liste di attesa, altri per l'aumento del prezzo delle cure, altri ancora per la scomodità del servizio. Sono i dati dell'Istat, che notano una crescita sostenuta nel periodo 2019 - 2022 della spesa sanitaria del settore pubblico, che è passata da poco meno di 115 miliardi a 130 miliardi nel 2022 a causa dell'emergenza della pandemia.
Il Presidente dell'Istat Francesco Maria Chelli ha spiegato che “la dotazione e l'invecchiamento del personale medico rappresentano criticità per il comparto della Sanità, anche alla luce del futuro aumento della domanda di cure dovuto alla dinamica della popolazione".
I medici di medicina generale "sono la categoria, insieme agli infermieri, che desta maggiori preoccupazioni tra le professioni sanitarie per le prospettive future. Sono caratterizzati, infatti, da una struttura per età spostata verso le età prossime al pensionamento". Gli ultimi dati disponibili sono quelli del 2022, dove si può notare che la dotazione complessiva di medici è pari a 4,2 per mille abitanti.
I medici specialistici costituiscono l'81% circa dei medici totali: i medici di medicina generale sono appena 6,7 per 10.000 abitanti. Si stima che, di questi, il 77% abbia più di 55 anni.