Sulla questione, prende posizione, con una nota, il comitato di controllo e vigilanza sui giochi. “In merito alle notizie apparse in questi giorni sui media il comitato precisa che le macchine Keno recentemente installate dalla società Giochi San Marino S.p.a. sono state autorizzate sulla base ed in conformità alle vigenti disposizioni di legge sammarinesi in materia e alla concessione rilasciata dal Congresso di Stato. Il controllo tecnico sulle macchine è stato certificato da un ente terzo accreditato in conformità alle norme internazionali. L’ente ha poi prodotto un dettagliato rapporto e l’ha depositato presso il Comitato. La perizia ha riguardato decine di prove sull’hardware e sul software della macchina ed è stata svolta secondo gli standard tecnici volutamente scelti dal Comitato tra i più rigidi in materia. I controlli sullo svolgimento delle attività di gioco, operati regolarmente in collaborazione anche con gli organi di Polizia, non hanno evidenziato elementi di irregolarità. Dall’incontro con la rappresentanza della categoria dei commercianti – riferisce il comitato - è emerso che la consulenza depositata dall’Usc è stata redatta sulla base di norme italiane in materia di giochi ammessi nei locali bar. Tali norme, che - precisa la nota - riguardano solo le macchine installate nei bar, sono vigenti anche in San Marino e riguardano apparecchi diversi da quelli installati in forma stabile presso i locali autorizzati. Va precisato che le nuove norme italiane consentano l’installazione nei bar di apparecchi a rulli (tipo slot) con una vincita massima di 50 euro mentre le norme sammarinesi in materia prevedono una vincita ammessa di 10 euro non cumulabili. Il Comitato di Controllo tuttavia ritiene, come già formalmente indicato in apposita relazione, necessaria una revisione della legge in materia di giochi della sorte. Fin qui la posizione del comitato di controllo e vigilanza. La polemica, intanto, non accenna ad attenuarsi. Da una parte l’Usc e alcune forze politiche che denunciano un tentativo strisciante di introdurre il gioco d’azzardo e, in qualche forma, il casinò a San Marino, ma di nascosto. Dall’altra la GiochiSanMarino che ha dato mandato ai propri legali per valutare se sussistano le condizioni per avviare una causa per diffamazione a tutela della propria immagine.
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