Anche a Serravalle, Domagnano e Borgo Maggiore sarà introdotta la raccolta dei rifiuti organici: in arrivo nuovi cassonetti stradali. La novità è nell'ordine del giorno approvato in Commissione Territorio che impegna il Governo a attuare una serie di cambiamenti. L'obiettivo, ricorda il segretario di Stato Stefano Canti, è raggiungere il 70% di differenziata. Dopo la recente relazione firmata dal direttore dell'Aass, Governo e maggioranza tracciano la strada per il futuro.
Oltre ai cassonetti nei Castelli appena citati, sanno predisposte delle isole ecologiche con controllo elettronico nei centri storici di Città e Borgo. Queste affiancheranno l'attuale porta a porta che rimane in tutte le aree del territorio dove è stato già attivato. Si punta a gestire internamente il 50% dell'immondizia che è rappresentato da umido per un 30% e da carta per un 20%. Entra allora in gioco, per l'organico, l'impianto di compostaggio a San Giovanni che andrà completato, sulla scorta del progetto del precedente Esecutivo, per fine giugno 2021.
La Segreteria al Territorio parla di un risparmio con la raccolta stradale rispetto al porta a porta: 31 euro a tonnellata contro 260.
Si punta a raggiungere la soglia del 70%; sullo sfondo l'accordo con l'Emilia-Romagna. Quella individuata, sempre per la Segreteria, sarà la soluzione “più semplice ed economica” e si dimezzerà il quantitativo di materiale da destinare all'inceneritore. Nell'odg si legge anche di avviare la raccolta per le utenze non domestiche che al momento non sono servite dal porta a porta.
Bocciato l'ordine del giorno dell'opposizione che chiedeva, invece, di andare avanti col porta a porta. Le decisioni erano state prese già prima di conoscere i dati della relazione, commenta Guerrino Zanotti di Libera che parla di una mancanza di informazioni per supportare le nuove idee, difende l'efficacia del metodo precedente e accusa le forze politiche all'interno della maggioranza di essersi completamente allineate con Canti, anche chi come Rete aveva fatto battaglie sul tema. Dal movimento di maggioranza risponde Gloria Arcangeloni: “Andiamo ad attuare quello che si poteva fare per ottimizzare costi e gestione del rifiuto”. “Nel breve termine – prosegue - ci prendiamo tempo per valutare la strategia migliore da mettere in atto in base a criteri come fattibilità, sostenibilità ed economicità”. “Un pezzo di territorio sarà servito in un modo e un pezzo in un altro”, afferma Miriam Farinelli di Rf, secondo la quale valeva la pena proseguire con il porta a porta che ha già dato “risultati”, evitando una “ulteriore spesa per rivoluzionare il sistema”.