Gli agenti della squadra mobile di Rimini da tempo tenevano d’occhio gli inquilini di quell’appartamento di Riccione. Dal via vai di persone si intuivano attività poco chiare, ma forse gli inquirenti non pensavano che, dietro questa storia di prostituzione, si nascondesse anche una realtà fatta di violenza e segregazione. A finire in manette un albanese di 35 anni e la sua fidanzata: insieme gestivano un giro – assai redditizio - di giovani squillo rumene. Le tenevano in pugno facendosi consegnare – con la violenza - i passaporti; da quel momento – praticamente – le ragazze diventavano schiave dei due ed erano obbligate a consegnar loro il denaro incassato. Particolarmente duro e violento il 35enne albanese, che – negli ultimi tempi - si era invaghito di una delle prostitute. Pare che l’uomo avesse obbligato la fidanzata ad andare ad abitare altrove, per poter vivere nell’appartamento riccionese con la giovane rumena. Un vero incubo per lei. Secondo la polizia, l’albanese la teneva segregata a suon di botte e minacce e l’avrebbe anche ripetutamente violentata. Ieri notte l’intervento della squadra mobile ha posto fine a questa brutta storia. Nella perquisizione dell’appartamento sono saltati fuori i passaporti delle giovani prostitute, alcuni cellulari ed una consistente somma di denaro.
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