Va a Rimini la maglia nera delle città più a rischio. Stando ai dati del Viminale, elaborati dal Sole 24 ore, la capitale del turismo risulta fra le città peggiori d’Italia, anche se nella stessa graduatoria, risulta anche quella che più di altre ha contrastato il crimine, con un calo del 17% dei reati. Merito certo degli uomini delle forze dell’ordine, messi a dura prova soprattutto in questo periodo, segnato da flussi turistici che, di fatto, aumentano anche il rischio criminalità. Tra i vacanzieri non mancano personaggi poco raccomandabili e così salgono furti, truffe e altre forme di delinquenza. Nel dettaglio sono soprattutto i borseggi i crimini più frequenti: 1.450 nel 2008, seppure in forte contrazione (-37,2%); a seguire le rapine, che vedono Rimini al settimo posto in Italia. Lo scorso anno sono state 324, e qui il dato è in crescita del 2,2%.
Poi ci sono gli scippi, anche questi in calo: 139 nel 2008, il 42,3% in meno del 2007. Insomma il pericolo di essere borseggiati al mercato o sul tram è alto, come pure quello di essere scippati per strada, insieme al rischio di banche ed esercizi pubblici di essere rapinate. La capitale del divertimento, però, non figura nelle graduatorie di altri reati: quelle che riguardano gli omicidi volontari, i furti in abitazione o quelli di auto, le truffe informatiche. Non è fra le 10 province peggiori, ma, ad onor del vero, neppure in quelle migliori. Il che significa che questi reati vengono comunque commessi anche se in misura inferiore. Magra consolazione.
Le cose non vanno molto meglio in altre città della Regione: Bologna, ad esempio, è subito dopo Rimini nella triste classifica del rischio, e Ravenna al nono posto. L’auspicio è che la crescita del contrasto prosegua per rendere la città più sicura e tornare presto ai livelli di vivibilità degli anni passati.
Sergio Barducci
Poi ci sono gli scippi, anche questi in calo: 139 nel 2008, il 42,3% in meno del 2007. Insomma il pericolo di essere borseggiati al mercato o sul tram è alto, come pure quello di essere scippati per strada, insieme al rischio di banche ed esercizi pubblici di essere rapinate. La capitale del divertimento, però, non figura nelle graduatorie di altri reati: quelle che riguardano gli omicidi volontari, i furti in abitazione o quelli di auto, le truffe informatiche. Non è fra le 10 province peggiori, ma, ad onor del vero, neppure in quelle migliori. Il che significa che questi reati vengono comunque commessi anche se in misura inferiore. Magra consolazione.
Le cose non vanno molto meglio in altre città della Regione: Bologna, ad esempio, è subito dopo Rimini nella triste classifica del rischio, e Ravenna al nono posto. L’auspicio è che la crescita del contrasto prosegua per rendere la città più sicura e tornare presto ai livelli di vivibilità degli anni passati.
Sergio Barducci
Riproduzione riservata ©