Apparentemente i due episodi di cronaca, avvenuti a poco più di un mese di distanza l’uno dall’altro, potevano essere accostati solo per la brutalità dell’ aggressore. Sul lungomare, nell’agosto del 2006, quattro ragazzi a bordo di una Punto risultata rubata ridussero in fin di vita un giovane dopo un diverbio stradale: 7 coltellate al torace e alla schiena. Poco dopo, a fine settembre, una Toyota di colore nero semina il panico in città con una serie di investimenti: le vittime, tutte donne di più di 70 anni, diedero la stessa versione: il conducente le osservava e poi a forte velocità le inseguiva fino ad investirle. In un caso il pirata scese dall’auto e picchiò una donna, salvata dalla figlia che in attesa dei soccorsi le praticò un massaggio cardiaco. L’ultima in ordine di tempo morì in ospedale: fu investita vicino alla stadio e prima di andarsene, raccontano alcuni testimoni, il pirata passò nuovamente sopra al suo corpo steso con l’automobile. E’ stato il profilo genetico dell’aggressore l’anello di congiunzione e di svolta. Una volta accertato che la persona alla guida della Punto e della Toyota era la stessa, le indagini si affiancarono in un filone unico che ha visto fianco a fianco polizia e carabinieri; ai tradizionali sopralluoghi, testimonianze e pedinamenti si aggiunsero accertamenti più strettamente di tipo tecnico scientifico. Ostacolati, questi ultimi, da una grave limite: la mancanza di una banca dati per il DNA. Il pirata è un albanese di 28 anni, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine. Tra i complici due cugini, entrambi arrestati nella loro abitazione a Rimini, ed il fratello che risulta latitante. Restano da chiarire le motivazioni che lo hanno spinto a compiere quella serie di investimenti con pianificazione lucida, a partire dalla scelta delle vittime: tutte anziane. Ma l’ipotesi più probabile è che si trovasse sotto l’effetto di stupefacenti. Nel video le interviste a Angelo Fruigieri (Comandante Polstrada) e a Nello Claudini (Capitano Carabinieri)
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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