Un mese di controlli serrati in alberghi e residence a caccia di clandestini e malviventi. Da tempo le forze dell’ordine sospettavano che diverse strutture della riviera ospitassero spacciatori ed immigrati irregolari. L’intuizione si è rivelata giusta ed ha portato all’arresto di quattro persone e al sequestro di 50 grammi di cocaina. I primi a finire in manette per spaccio e ricettazione sono stati due albanesi, entrambi clandestini e già noti alle forze di polizia, che risiedevano in un hotel in via Metastasio a Rimini. Perquisendo le loro stanze, i militari hanno sequestrato cocaina, 1.890 euro in contanti e diversi oggetti rubati. Altri controlli hanno portato all'arresto, in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti, di un uomo ed una donna di Napoli, domiciliati in via Tripoli, trovati in possesso di cinque grammi di hascisc e 57 pastiglie di ecstasy. Numerose le strutture ricettive setacciate dai carabinieri. In una, da tempo chiusa, sono stati scoperti 9 romeni che vivevano in condizioni precarie. Ma altre squallide storie di miseria e disperazione si nascondono dietro le porte di camere di alberghi e residence. Come quella di una 29enne prostituta ungherese che ha persuaso la propria sorella a raggiungerla a Rimini per poi farla prostituire in strada.
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