Lo sciopero nazionale di 8 ore indetto dai sindacati per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici scaduto da sette mesi, ha avuto i suoi effetti anche nel Riminese. Un nutrito gruppo di manifestanti, sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine, ha presidiato la Statale Adriatica all’incrocio con la Consolare per San Marino bloccando di fatto il flusso del traffico. Gli operai hanno marciato all’interno dell’incrocio lasciando qualche minuto per far defluire parzialmente il traffico. Intervalli, però, che hanno causato lunghe code ai semafori, e anche un piccolo incidente. Armati di fischietti e bandiere, i manifestanti hanno lanciato a gran voce il loro appello alle istituzioni affinché si arrivi a breve alla chiusura delle trattative. “Se non si rinnova il contratto – fa sapere Graziano Urbinati, Segretario Confederale CIGL di Rimini – i salari saranno sempre più bassi. Chiediamo che gli aumenti non siano vincolati dalle associazioni imprenditoriali alla concessione di altre materie contrattuali, come orari di lavoro e flessibilità, ma concordati con i lavoratori”. A tal proposito è stato anche distribuito agli automobilisti dalle organizzazioni sindacali un volantino di rivendicazione. "L’attuale paga mensile di un metalmeccanico medio - recita il foglietto - é compresa tra i 900 euro per un giovane e i 1.200 euro per uno specializzato con esperienza trentennale. Abbiamo chiesto 117 euro di aumento per i prossimi due anni, che al netto delle trattenute diventerebbero meno di 80". “E’ bene sottolineare infine, – conclude Urbinati – che i meccanici non sono l’unica categoria in Italia al momento senza contratto. A loro si aggiungono altri 7 milioni di lavoratori. Serve al più presto una soluzione”.
Riproduzione riservata ©