Quando sono iniziati i lavori per la costruzione di una scuola materna in una zona ricca di reperti, il Comune ha ritenuto opportuno segnalare la sua intenzione alla soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna. Quello che è emerso è una necropoli di epoca romana, con tombe che risalgono ad un periodo compreso tra la Roma imperiale e il IV secolo. Le sepolture rinvenute finora sono una decina, e di tre tipologie: ad anfora, a cappuccina e a cassone. Le prime erano destinate alla sepoltura dei bambini, le seconde erano costituite da una sorta di tetto adagiato sulla salma. Abbiamo assistito alla scoperta di una tomba a cassone, una vera e propria bara in muratura, all’interno del quale è ancora visibile l’occupante. Nel tempo, la necropoli è stata sottoposta alla pressione del terreno, degli aratri e, in tempi più recenti, di un magazzino contenente mezzi pesanti. I suoi occupanti, però, sono rimasti lì, in una città sotto la città.
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