Familiari, amici. Erano tutti sulla banchina sud del molo ad attenderli. Per i due marinai - un italiano di 59 anni, il comandante, e un tunisino di 45 - davvero una brutta avventura. Intorno alle 16 il peschereccio “Ambra Mattia” - mentre si trovava a 15 miglia dalla costa - ha iniziato a imbarcare acqua. Immediato l’sos. Poi i due hanno dovuto abbandonare l’imbarcazione - affondata poco dopo - e sarebbero rimasti almeno un’ora nelle acque gelide dell’Adriatico prima dell’arrivo del peschereccio “Gabbiano” che li ha issati a bordo. Pare che i naufraghi fossero allo stremo delle forze e avessero addirittura perso conoscenza: si è sfiorata la tragedia insomma. Poco dopo sono giunte le motovedette della Capitaneria di Porto. A bordo anche personale sanitario che ha prestato le prime cure ai due già durante il viaggio di ritorno. Sull’ambulanza, che li aspettava al molo di Rimini, sono saliti con le proprie gambe. La Guardia Costiera ha aperto un’inchiesta sulle cause dell’affondamento.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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