Proseguono le indagini e i riscontri nell’ambito dell’inchiesta su Rimini Yacht, coordinata dal Pm Davide Ercolani. Il principale indagato, Giulio Lolli, è ancora “uccel di bosco” a circa 3 mesi dall’emersione del caso e gli inquirenti tentano di acquisire elementi per chiarire la rete di persone che ha favorito la maxitruffa, traendone, probabilmente, dei vantaggi. L’ultima perquisizione in ordine di tempo risale a martedì quando i carabinieri e gli uomini della Capitaneria di porto hanno visitato la tipografia riminese “Press” in via Stambecco. Il titolare è del tutto estraneo alla vicenda ma un dipendente è stato indagato per “intralcio alle indagini”. All’arrivo delle forze dell’ordine pare abbia infatti cancellato alcuni files dal computer che potrebbero essere collegati alla vicenda. Proseguono intanto anche i sequestri degli yacht “pluri-immatricolati”: gli ultimi due a Milazzo, in Sicilia, e all’Isola d’Elba.
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