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Saldi: "Attenzione ai prezzi gonfiati". I consigli delle associazioni consumatori

Domani caccia all'affare anche in Emilia Romagna. Il presidente di Federmoda-Confcommercio di Rimini: “Svendite e saldi non sollevano i commercianti di vicinato dai problemi che li attanagliano"

di Monica Fabbri
4 gen 2022
Saldi: "Attenzione ai prezzi gonfiati". I consigli delle associazioni consumatori

Nonostante le spese natalizie abbiano alleggerito i portafogli, c'è chi non sa resistere al richiamo dei saldi. Momento atteso anche dai negozianti, che potranno contare su un po' di liquidità e fare spazio ai nuovi arrivi. In Emilia Romagna la corsa parte domani e dalla Federconsumatori arriva, puntuale, il vademecum per gli acquisti. La prima raccomandazione si basa sulla lungimiranza: l'affare migliore si fa solo dopo aver verificato il prezzo del prodotto prima dei saldi. Si consiglia poi di diffidare dagli sconti superiori al 60%, invitando a controllare che sul cartellino siano evidenziati prezzo vecchio e nuovo. Il commerciante ha inoltre l'obbligo di accettare il pagamento con bancomat o carta di credito ed applicare i saldi ai capi della stagione in corso. Consiglio che vale sempre: conservare lo scontrino come prova di acquisto, essenziale in caso di merce fallata o non conforme.

Anche le associazioni dei consumatori sammarinesi mettono in guardia dai saldi non reali, invitando gli acquirenti ad accertarsi che gli sconti non siano stati applicati a prezzi gonfiati. Attenzione, poi, a chi non cambia la merce: “C'è una norma europea sulle vendite”, ricorda la presidente di UCS Francesca Busignani. Ma al di là delle raccomandazioni, merita attenzione la riflessione del presidente di Federmoda-Confcommercio della provincia di Rimini. “Non possono essere svendite e saldi a sollevare i commercianti di vicinato dai problemi che li attanagliano: servono programmazione e pianificazione commerciale delle città, nuove norme su saldi, outlet, temporary store, mercato parallelo e per l’e-commerce. Per salvare il commercio al dettaglio – continua Giammaria Zanzini - serve coraggio della politica, senza timore delle multinazionali o delle grandi piattaforme dell’e-commerce che ad oggi hanno messo in fuorigioco i piccoli negozi”. Chiede una nuova normativa sui saldi: “O si impone una data univoca sul territorio e sul web, oppure si liberalizza totalmente, lasciando agli imprenditori la libertà di scelta”. 





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