I centri sanitari della Repubblica sono congestionati, e alcuni pazienti non possono essere visitati per il poco tempo a disposizione dei medici: molti di loro – oltretutto – sono a loro volta malati.
Decine e decine di persone si stanno riversando negli ambulatori per sinusiti, faringiti, bronchiti: le patologie da raffreddamento tipiche del periodo insomma. Il momento, poi, è particolare. Le ferie sono appena terminate e numerosi cittadini – che fino ad ora erano rimasti a casa, sperando che il malanno passasse – sono costretti a recarsi dal dottore per motivi di lavoro. L’influenza – la temuta Australiana – per il momento ha dato solo timidi segnali di sé. Al centro sanitario di Borgo Maggiore – ad esempio – sono solo 3 o 4 i casi registrati. Il picco di diffusione è previsto ad inizio febbraio, ma tutto dipenderà dalle condizioni climatiche e dalla dinamica dell’epidemia. Per il momento, dunque, l’obiettivo è proteggersi dalle cosiddette sindromi para-influenzali. I consigli sono sempre gli stessi.
Prima di tutto cercare di non raffreddarsi. Parte dei pazienti che stanno affollando gli ambulatori si sono ammalati spalando la neve caduta negli ultimi giorni.
Sudare all’aperto – in questo periodo di freddo intenso – può giocare brutti scherzi. Fondamentale, poi, è il riposo. Evitare il più possibile gli ambienti affollati, dove i virus pullulano. Utili, per la prevenzione, anche la vitamina C e bevande calde con il miele.
Decine e decine di persone si stanno riversando negli ambulatori per sinusiti, faringiti, bronchiti: le patologie da raffreddamento tipiche del periodo insomma. Il momento, poi, è particolare. Le ferie sono appena terminate e numerosi cittadini – che fino ad ora erano rimasti a casa, sperando che il malanno passasse – sono costretti a recarsi dal dottore per motivi di lavoro. L’influenza – la temuta Australiana – per il momento ha dato solo timidi segnali di sé. Al centro sanitario di Borgo Maggiore – ad esempio – sono solo 3 o 4 i casi registrati. Il picco di diffusione è previsto ad inizio febbraio, ma tutto dipenderà dalle condizioni climatiche e dalla dinamica dell’epidemia. Per il momento, dunque, l’obiettivo è proteggersi dalle cosiddette sindromi para-influenzali. I consigli sono sempre gli stessi.
Prima di tutto cercare di non raffreddarsi. Parte dei pazienti che stanno affollando gli ambulatori si sono ammalati spalando la neve caduta negli ultimi giorni.
Sudare all’aperto – in questo periodo di freddo intenso – può giocare brutti scherzi. Fondamentale, poi, è il riposo. Evitare il più possibile gli ambienti affollati, dove i virus pullulano. Utili, per la prevenzione, anche la vitamina C e bevande calde con il miele.
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