Dopo 66 anni si torna a commemorare il crollo del regime fascista sulla Piazza della Libertà. Lo stesso luogo che nel lontano 1943 ha visto oltre 2000 persone riprendere le redini della propria esistenza e restaurata la perduta democrazia. I partiti della sinistra sammarinese si sono riuniti insieme alle associazioni partigiani e amici casa del popolo, per ascoltare il prof. Maurizio Gobbi in una ricostruzione storica dettagliata di quel periodo. Si sono voluti ricordare gli avvenimenti salienti e le disuguaglianze prodotte dal partito fascista in territorio, "la cui azione – si è detto – contrariamente alle memorie lasciate dagli esponenti di allora, non era più morbida rispetto a quella del Regime in Italia ma altrettanto incisiva". Gobbi ha ricordato gli episodi di violenza, i casi di censura, le negate libertà di stampa e associazione; e nel 1940 la promulgazione delle leggi razziali anche sul Titano, benché mai applicate rispetto a ciò che avvenne in Italia.
Ma è stata l’occasione soprattutto per ricordare cosa significa essere anti-fascisti e il valore di questa ricorrenza "che - fa notare Sinistra Unita – alcuni vorrebbero togliere dal calendario delle festività”. “Una data che invece deve rimanere – affermano – e che va vissuta come un giorno di ringraziamento per la nostra libertà”.
Partecipi alle celebrazioni anche i Capitani Reggenti Massimo Cenci e Oscar Mina, ospiti dell’annuale pranzo organizzato dalla Cooperativa Ritrovo 28 luglio.
Silvia Pelliccioni
Ma è stata l’occasione soprattutto per ricordare cosa significa essere anti-fascisti e il valore di questa ricorrenza "che - fa notare Sinistra Unita – alcuni vorrebbero togliere dal calendario delle festività”. “Una data che invece deve rimanere – affermano – e che va vissuta come un giorno di ringraziamento per la nostra libertà”.
Partecipi alle celebrazioni anche i Capitani Reggenti Massimo Cenci e Oscar Mina, ospiti dell’annuale pranzo organizzato dalla Cooperativa Ritrovo 28 luglio.
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©