“Il nostro è un paese collaborativo anche quando non dovrebbe esserlo”. Pierluigi Bacciocchi, il legale sammarinese che difende Marco Bianchini, l’imprenditore arrestato nell’ambito dell’inchiesta criminal Minds che si è visto negare gli arresti domiciliari, ha presentato ricorso al giudice d’Appello. Si dice amareggiato, l’avvocato Bacciocchi, non tanto e non solo per i domiciliari negati “per quanto- puntualizza- Bianchini sia l’unico ancora in carcere” quanto per un arresto effettuato per semplice indicazione della Procura di Rimini, un arresto che non ha rispettato il disposto convenzionale che per simili richieste prevede due passaggi fondamentali: il Ministero di Grazia e Giustizia in Italia e l’ autorizzazione dalla Reggenza a San Marino. Ciononostante, lunedì 16 gennaio, Marco Bianchini è stato portato in carcere e lì si trova tuttora. La critica dell’avvocato si amplia dunque a tutto il sistema paese, totalmente non in grado di tutelarsi “ La situazione di Bianchini è lo specchio di San Marino” ribadisce Bacciocchi. Un’ accusa, ironia della sorte, che si leva proprio nel giorno a San Marino si cerca di fare chiarezza, con il tribunale chiamato ad indagare su una inerzia investigativa che getta ombre su un giudice e la gendarmeria e che vede coinvolto l’imprenditore antagonista a Bianchini, il marchigiano Vitalucci, che aveva depositato querela per violenza privata. L’imprenditore si trova ai domiciliari a Marotta. Domani, sarà nuovamente interrogato a Rimini nell’ambito dell’inchiesta Criminal Minds.
Sara Bucci
Sara Bucci
Riproduzione riservata ©